Peronospora: come riconoscerla e difendersi

NOTIZIA · 02 dicembre 2025

La peronospora è una delle malattie fungine più diffuse e temute in agricoltura. Colpisce molte colture, tra cui vite, pomodoro, patata, cetriolo e diverse piante ornamentali, causando danni significativi alla produzione.

Imparare a riconoscerla e intervenire tempestivamente è fondamentale per proteggere le piante e garantire raccolti di qualità. In questo articolo vedremo cos’è la peronospora, quali sintomi permette di identificarla e quali strategie adottare per prevenirla e combatterla in modo efficace.

Cos’è la peronospora


La peronospora è una malattia provocata da microrganismi appartenenti alla famiglia degli Oomiceti. Questi parassiti, spesso confusi con veri e propri funghi, prosperano in condizioni di elevata umidità e temperature moderate. Le specie più comuni che causano la malattia sono:

- Plasmopara viticola sulla vite;


- Phytophthora infestans su pomodoro e patata;


- Pseudoperonospora cubensis su cucurbitacee (zucche, zucchine, cetrioli, anguria, cocomero e melone).


Sebbene le specie cambino, il comportamento è simile: il patogeno si sviluppa rapidamente in presenza di acqua sulle foglie o sul terreno, attaccando i tessuti vegetali e compromettendo la funzionalità fotosintetica della pianta.

Questa malattia è particolarmente insidiosa perché può diffondersi in tempi molto brevi, soprattutto dopo piogge prolungate o irrigazioni troppo abbondanti. Può colpire ogni parte della pianta, dalle foglie ai frutti, fino agli steli, riducendo drasticamente la resa agricola.


Come riconoscere la peronospora: i sintomi principali


Saper identificare subito la peronospora è il primo passo per limitare i danni. I sintomi possono variare leggermente a seconda della pianta colpita, ma in generale ci sono alcuni segnali tipici.


Macchie fogliari


Il sintomo più comune è la comparsa di macchie giallastre o traslucide sulla pagina superiore delle foglie. Queste aree, chiamate comunemente “macchie d’olio”, si allargano rapidamente e assumono forme irregolari.


Macchie fogliari su vite causata da Peronospora
Macchie fogliari su vite Peronospora - Zanon


Muffa biancastra sulla pagina inferiore


Sulla parte inferiore delle foglie compare spesso una patina bianca, simile a una muffa. Questa è costituita dalle strutture di riproduzione del patogeno e indica che l'infezione è attiva. Il fenomeno è più evidente nelle ore del mattino, quando l’umidità è più alta.


Muffa biancastra sulla parte interna della foglia della vita causata da Peronospora
Muffa biancastra sulla parte interna della foglia della vita - Zanon


Necrosi e disseccamento


Con il progredire della malattia, le macchie diventano marroni e necrotiche. Le foglie possono accartocciarsi, seccarsi e cadere prematuramente, compromettendo la vitalità della pianta.


Disseccamento vite causata da Peronospora
Disseccamento vite Peronospora - Zanon


Danni ai frutti e ai fusti


Nei casi più avanzati, la peronospora può attaccare anche:

- i frutti, provocando macchie scure, marcescenze e deformazioni;


- i fusti, con lesioni brunastre che ostacolano la circolazione della linfa;


Questi danni rendono la produzione inutilizzabile, con conseguenze economiche significative.

Sintomi specifici nelle colture principali

Per aiutarti a riconoscere la malattia in modo ancora più preciso, ecco una panoramica dei sintomi sulle colture più colpite:

- vite: macchie d'olio evidenti sulle foglie e muffa bianca sulle infiorescenze;


- pomodoro: macchie scure e depresse sui frutti, ingiallimento diffuso del fogliame;


Necrosi pomodoro causato da Peronospora
Necrosi pomodoro causato da Peronospora





- patata: lesioni brunastre che colpiscono sia le foglie che i tuberi;


- cucurbitacee: macchie angolari delimitate dalle nervature fogliari;


Per chi lavora in viticoltura, riconoscere tempestivamente la malattia aiuta a preservare qualità e resa. Un approfondimento utile è disponibile qui: come migliorare la qualità dell'uva per avere un vigneto produttivo.


Peronospora: cause e condizioni che la favoriscono


La peronospora non compare per caso: si sviluppa quando ci sono le condizioni ambientali ideali. Conoscerle permette di prevenire la malattia in modo più preciso.

Le principali cause sono:

- umidità elevata dovuta a piogge, rugiada o irrigazioni eccessive;


- temperature moderate, generalmente comprese tra 10 °C e 25 °C;


- scarsa circolazione d’aria tra le piante;


- presenza di acqua stagnante sul terreno o sulle foglie;


- materiale vegetale infetto rimasto in campo.


In molte zone, i mesi primaverili e le prime settimane estive sono i più a rischio. Anche le irrigazioni serali, se non correttamente gestite, possono contribuire alla comparsa della malattia.


Come prevenire la peronospora: strategie utili


La prevenzione è la principale arma per difendersi dalla peronospora. Un approccio integrato permette di ridurre notevolmente il rischio di infezioni.


Buone pratiche agronomiche


Adottare tecniche di coltivazione corrette è fondamentale per mantenere le piante sane.

Ecco alcune strategie preventive:

- evitare irrigazioni serali;


- privilegiare sistemi di irrigazione a goccia rispetto a quelli a pioggia, utilizzando impianti di irrigazione localizzata che riducono l’umidità sulle foglie;


- mantenere le piante distanziate per favorire la ventilazione naturale, aiutandosi con trinciatrici e fresatrici per la gestione degli spazi tra le file;


- eseguire potature mirate per arieggiare la chioma delle piante, ad esempio delle viti, utilizzando forbici elettriche, potatori elettrici e seghetti a batteria per interventi più rapidi e puliti;


- gestire al meglio le lavorazioni del terreno con erpici, zappatrici e frangizolle, che migliorano il drenaggio e riducono l’accumulo di acqua stagnante;

- eliminare regolarmente residui vegetali infetti, semplificando il lavoro con trinciatrici agricole capaci di sminuzzare rapidamente il materiale di scarto;


- adottare rotazioni colturali per ridurre il rischio di reinfezioni;


Un valido supporto agronomico arriva anche dall’uso delle cover crops.

Queste pratiche, supportate da attrezzature moderne e performanti, possono ridurre drasticamente le probabilità di diffusione della malattia.


Monitoraggio e controllo dell’ambiente


È utile tenere sotto controllo le condizioni climatiche, specialmente nei periodi più umidi. L’utilizzo di modelli previsionali e centraline meteo permette di prevedere con precisione quando il rischio di peronospora è più elevato, così da intervenire nei tempi giusti.


Come combattere la peronospora: rimedi e trattamenti


Quando la malattia compare, è essenziale agire tempestivamente. Esistono diverse soluzioni per combattere la peronospora e limitare i danni.


1. Trattamenti preventivi e curativi


Tra i rimedi più diffusi troviamo:

- prodotti rameici: rappresentano una delle soluzioni classiche, efficaci soprattutto come prevenzione


- fungicidi specifici: disponibili in diverse formulazioni e con principi attivi mirati


- biopreparati e trattamenti naturali: utili nelle coltivazioni a basso impatto o quando si desidera una gestione più sostenibile


I trattamenti devono essere eseguiti seguendo sempre le indicazioni del produttore e rispettando tempi e dosaggi. Intervenire troppo tardi può rendere inefficaci anche i migliori prodotti.

2. Interventi meccanici


Oltre ai trattamenti chimici e biologici, gli interventi meccanici rappresentano un valido supporto. Una potatura mirata, ad esempio, permette di:

- migliorare la circolazione dell’aria tra le piante;


- ridurre le zone d’ombra dove l’umidità si accumula;


- rimuovere parti infette e limitare la diffusione del patogeno;


Anche una corretta gestione della chioma può contribuire a ridurre drasticamente l’umidità interna, condizione ideale per lo sviluppo della peronospora.


Considerazioni finali


La peronospora può compromettere gravemente le colture, ma con una gestione attenta è possibile prevenirla e contenerla. Riconoscere i sintomi, applicare buone pratiche agronomiche e utilizzare attrezzature moderne sono passaggi fondamentali per salvaguardare la salute delle piante.

Investire in prevenzione permette anche di ottenere una resa agricola migliore.

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